CENTRO STUDI ENTI LOCALI COMUNICA
- Cerimoniale ed enti locali: il 24 giugno l’Unione Valdera ospita la presentazione del libro “Galateo in Comune” di Michele Fiaschi 23 Giugno 2025 - Martedì 24 giugno 2025, alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare dell’Unione Comuni della Valdera, si terrà la presentazione della seconda edizione aggiornata del volume Galateo in Comune, scritto da Michele Fiaschi e frutto della coedizione di Centro Studi Enti Locali Editore e Pacini Editore. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Pontedera e dall’Unione dei Comuni della Valdera, e vedrà la partecipazione di: Arianna Buti, Sindaca di Buti e Presidente dell’Unione Valdera Alessandro Puccinelli, Assessore del Comune di Pontedera Nicola Tonveronachi, Amministratore Delegato di Centro Studi Enti Locali Editore Michele Fiaschi, autore del libro Il volume Galateo in Comune rappresenta un prezioso strumento operativo, rivolto ad amministratori, funzionari e operatori degli Enti Locali, per supportarli nell’applicazione corretta delle regole di cerimoniale, comunicazione e rappresentanza istituzionale. Il libro affronta tematiche legate al decoro, alla disposizione delle autorità, all’uso delle bandiere e dei vessilli, offrendo un linguaggio semplice e accessibile per favorire un’immagine istituzionale coerente con i valori e il rigore della Pubblica Amministrazione. L’evento sarà un’occasione per riflettere sull’importanza della cura dell’immagine e della comunicazione istituzionale per rafforzare il senso delle istituzioni e il rapporto di fiducia con i cittadini. Per informazioni: Centro Studi Enti Locali Editore veronica.potenza@centrostudientilocali.it Tel. 0571 469222
- Accrual: a Palermo un dibattito sulle opportunità e criticità legate all’introduzione della riforma della contabilità pubblica 10 Aprile 2025 - Palermo, 10 aprile 2025 – Le nuove regole che si stanno delineando sul fronte della riforma della contabilità pubblica sono state al centro del convegno “Accrual: un nuovo orizzonte per la Pubblica Amministrazione”, tenutosi nel pomeriggio del 10 aprile a Palermo con il patrocinio della Città metropolitana di Palermo, Anci Sicilia, Ordine degli avvocati di Palermo, Camera Avvocati tributaristi di Palermo e Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Palermo. L’evento, organizzato nell’ambito di “Accrual PA”, il progetto di formazione gratuita per gli enti pubblici dell’Università di Pisa, Asfel, Centro Studi Enti Locali e Deda Value, ha rappresentato un’occasione di confronto tra esperti, amministratori e professionisti del settore per approfondire le opportunità e le sfide legate all’adozione del nuovo modello contabile. L’introduzione dei nuovi principi contabili rappresenta una delle riforme abilitanti del PNRR. L’incontro ha riscosso grande interesse tra le figure di vertice delle più importanti amministrazioni pubbliche dell’area. Hanno infatti preso parte ai lavori, tra gli altri, il Dirigente della Regione Siciliana Maurizio Varia, il Segretario generale e il Dirigente finanziario della Città metropolitana di Palermo e cinque rappresentanti del Comune di Bagheria. Riccardo Compagnino, esperto di finanza locale che ha moderato il panel, ha definito questa riforma come “fondante della nuova P.A. italiana, anche se pochi lo hanno percepito. Pochi sanno – ha spiegato l’economista – che con Accrual si definisce un set informativo, di cui i cittadini faticano a capire l’utilità e che è difficile da capire anche per gli addetti ai lavori e oscuro per chi non lo è ma rappresenta la traduzione numerica del patrimonio pubblico. Questo presenta enormi difficoltà, non solo tecniche ma anche culturali e di pensiero”. Difficoltà a cui hanno dato voce anche Raimondo Liotta, Segretario generale Comune di Palermo e Paolo Amenta, Presidente Anci Sicilia, che ha evidenziato che così come “siamo indietro sul fronte degli investimenti PNRR, la stessa cosa sta accadendo su quello delle riforme. Aumentano le procedure, le difficoltà e non ci chiediamo mai se ci sono abbastanza riforme umane e le competenze per recepire queste riforme. Nessuno si è posto il problema di capire se il percorso dell’armonizzazione dei bilanci prevista dal Dlgs. n. 118 del 2011 in Sicilia è stato veramente completato e, ancora più grave, nessuno si è posto il problema di capire che, applicando il 118, in Sicilia si è creato uno squilibrio. Qualcuno fa finta di non capire che l’armonizzazione dei bilanci è legato alla ricchezza del territorio e che, se molti enti ancora oggi non riescono a chiudere il bilancio di previsione 2025 e il rendiconto 2023, è perché la Sicilia rappresenta in Europa secondo posto a livello di povertà e i nostri comuni non possono contare sulle addizionali Irpef di altri territori”. Un tema, quello delle difficoltà finanziarie delle amministrazioni comunali siciliane, che è stato ripreso anche da Nicola Tonveronachi, AD di Centro Studi Enti Locali Spa, che – nel corso del suo intervento – ha dichiarato: “Il problema della salubrità finanziaria di questa regione va risolto con una legislazione non emergenziale ma strutturale. Ci vuole una convinta azione di consapevolezza nei confronti del Legislatore perché voglio che i miei amici siciliani si facciano trovare in piedi e pronti di fronte alle nuove sfide della contabilità Accrual”. Tra i relatori che hanno animato la discussione anche Iacopo Cavallini, Professore di Economia aziendale presso l’Università di Pisa, che ha evidenziato come l’inquadramento della riforma Accrual tra quelle abilitanti del PNRR abbia di fatto reso impossibile una tempistica differente “così come quella di poter disporre di strumenti di facilitazioni da parte della Ragioneria generale dello Stato. La tabella di marcia dovrà quindi essere rispettata. Quello che vorrei affermare con chiarezza – ha detto il docente – è che, anche se è una versione ‘light’, l’Accrual comincia comunque oggi e il lavoro che è caduto addosso agli enti è un lavoro improbo. Si lavora oggi forse per uno stato patrimoniale che, al 1° gennaio 2026, abbia un minimo di senso”. Angelo Cuva, Docente di Diritto Tributario Unipa, ha messo l’accento sul fatto che in molti Comuni manchino “ancora del tutto le informazioni relative a questo nuovo sistema che ha però scadenze ormai imminenti e che comporteranno conseguenze negative per chi non si adeguerà. In questo percorso complesso e difficile, riteniamo che i comuni debbano essere accompagnati. Per questo incontri come questi sono fondamentali”.
- Progetto “Next Generation EU – EuroPA Comune”: rendicontazione e monitoraggio progetti PNRR al centro del nuovo Tavolo tecnico 22 Ottobre 2024 - Si è tenuto oggi il terzo tavolo tecnico del 2024, organizzato da Centro Studi Enti Locali in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa, e con il patrocinio di Fonservizi, del progetto “Next Generation EU – EuroPA Comune”, dedicato alla “Rendicontazione, monitoraggio e stato di avanzamento del PNRR”, con focus sulle novità cruciali per concludere gli obiettivi entro la fine dell’anno. L’evento, moderato dal Giornalista Francesco Selvi, ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali di rilievo, impegnati a fornire aggiornamenti sulle sfide operative legate alla rendicontazione e al monitoraggio delle attività del PNRR da parte degli enti locali. Ad aprire l’incontro, come di consueto, Nicola Tonveronachi, Amministratore Delegato di Centro Studi Enti Locali, che ha sottolineato come “la fase dell’allocazione dei fondi nella PA locale abbia funzionato. Questo successo dimostra che il lavoro dei vari governi è stato efficace, raggiungendo una credibilità su questo piano che non tutti i Paesi europei hanno ottenuto. Ma ora nei 2 anni rimanenti la sfida da vincere è quella ‘di mettere a spesa’ tutti i Progetti, risolvendo i reali problemi e le evidenti criticità riscontrate anche dalla Corte dei conti anche con l’intervento (che appare continuo) del Legislatore”. Luca Mattia, Dirigente dell’Ufficio II Servizio centrale per il PNRR del MEF, ha proseguito: “Siamo a metà del percorso del PNRR e, nonostante le difficoltà, tutte le amministrazioni hanno fatto del loro meglio”. Matti ha parlato, poi, dell’impatto, in termini di accelerazione, che avranno le misure introdotte dal DL n. 113/2024, recentemente convertito in legge: “Per accelerare la spesa, il recente DL 113/2024 ha introdotto misure che permettono il trasferimento fino al 90% delle risorse entro 30 giorni alle PA locali. L’obiettivo è far sì che le risorse arrivino in maniera celere agli enti, così che possano completare i progetti nei tempi previsti”. L’incontro ha anche affrontato le problematiche legate alla rendicontazione delle piccole e medie opere. Tania Salucci, esperta di Progettazione e Monitoraggio Operativo del PNRR, ha spiegato come il recente art. 10-bis del Dl. n. 113/2 abbia prorogato al 30 novembre 2024 il termine per l’inserimento dei CUP, offrendo un respiro agli enti locali impegnati nel completamento delle opere. Intervenendo sul tema dell’impatto del PNRR sugli enti locali, Andrea Mazzillo, economista ed esperto di finanza locale presso la Corte dei Conti, ha evidenziato che “i progetti con CUP chiuso mostrano una forte incidenza nel settore M2C4, particolarmente tra gli enti locali, che risultano protagonisti nell’attuazione di tali progetti. Tuttavia, molti progetti, che già non erano nativi PNRR, sono stati spostati sotto l’ombrello dei finanziamenti nazionali”. Massimo Allulli di ANCI ha aggiunto: “Dal 2011 al 2021 i comuni hanno perso quasi un quarto del proprio organico. Ciò significa che la domanda di elaborare progetti è uno sforzo molto rilevante che i comuni stanno dando prova di riuscire a sostenere, in soli sei anni hanno raddoppiato gli investimenti”. Anche Allulli ha ribadito l’importanza delle semplificazioni introdotte dal Dl. n. 113/2024, cosiddetto “Omnibus”: “Il DL Omnibus ha previsto che cambi il meccanismo di rendicontazione dei comuni, che possono ora autocertificare la spesa, il che permette di richiedere fino al 90% di rimborso delle spese sostenute. È importante che i comuni possano rientrare nelle spese e non interrompere il ciclo dei pagamenti”. La partecipazione all’evento, gratuita per tutti gli iscritti, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di confrontarsi direttamente con gli esperti del settore su temi chiave per la corretta gestione dei fondi e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati entro la fine del 2024.
IL CENTRO STUDI ENTI LOCALI
UN'AZIENDA DI SERVIZI EVOLUTI PER GLI ENTI LOCALI, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AZIENDE PARTECIPATE E I PROFESSIONISTI.
Centro Studi Enti Locali nasce alla fine del 1999 come Società di consulenza e di formazione in grado di fornire prodotti e servizi rivolti in modo specifico alle Pubbliche Amministrazioni, alle Società ed Aziende dalle stesse partecipate, ed ai rispettivi Revisori, specializzandosi in particolar modo nell’aggiornamento e nella qualificazione del personale degli Enti, ottenendo nel 2008 il riconoscimento di Agenzia formativa della Regione Toscana (Dd. n. 3680/09), e dal 2009 operando con un Sistema di gestione di qualità certificato ISO 9001:2015
