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Le sfide che la crisi sanitaria, energetica e ucraina pongono alla Pubblica Amministrazione e gli addetti agli addetti ai lavori e, allo stesso tempo, le opportunità di innovazione offerte dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza che devono essere sfruttate a pieno. Sono questi i temi affrontati durante l’appuntamento annuale della Convention di Centro Studi Enti Locali, online anche per l’edizione 2022, che ha visto tra i suoi partecipanti operatori del settore, esperti di finanza pubblica e insigni economisti.

A dare il via alla kermesse, l’Amministratore Delegato di Centro Studi Enti Locali, Nicola Tonveronachi, che ha evidenziato come nell’anno che sta per finire, ricco di difficoltà straordinarie e imprevedibili per il Sistema Europa e il Sistema Paese, Centro Studi Enti Locali abbia messo ancor più a disposizione degli Enti e delle Istituzioni la propria esperienza e le proprie competenze: “La crisi deve essere vista come un’opportunità, che noi abbiamo sfruttato e continueremo a sfruttare. In questo, c’è una naturale voglia di innovare, la spinta di innovazione non è un solo un fattore culturale, ma è anche la nostra linea aziendale”.

Tra i temi che hanno animato il dibattito, gli ostacoli che imbrigliano l’efficienza degli Enti Locali, come la difficoltà ad attivare piani di assunzione che rispondano alle esigenze del “Pnrr”. “L’input è quello di attivare percorsi di formazione, qualificazione e riqualificazione, nonché di procedere con nuove assunzioni. Ma dobbiamo sollecitare l’allargamento di quelle maglie che permetterebbero di procedere”, ha dichiarato Andrea Messina, Assessore alle Autonomie locali e funzione pubblica Regione Siciliana. È della stessa opinione Claudio Galtieri,  Presidente onorario Corte dei Conti: “La carenza qualitativa e quantitativa del personale della Pubblica Amministrazione è una criticità che è stata riscontrata negli anni. I tagli del personale, il blocco delle assunzioni, la mancanza di una formazione obbligatoria e permanente hanno esasperato questo problema, già prima dell’arrivo del ‘Pnrr’”. Problema riscontrato anche da Giampaolo De Paulis, già Direttore centrale Ufficio Federalismo Fiscale del Mef: “La Pubblica Amministrazione è molto diminuita negli addetti ma contemporaneamente sono aumentate le funzioni”. Sulla stessa scia, è intervenuta Annalisa Puopolo, Segretario generale Comune di Viterbo, “Talvolta il legislatore, passando dalle leggi finanziarie, ha limitato l’agire della P.A. confinando in delle maglie troppo strette rispetto all’autonomia che dovrebbe essere riconosciuta. La Norma prevede, è vero, lo sblocco delle assunzioni, ma bisognerebbe chiedersi se il sistema dell’inPA sia in grado di selezionare profili effettivamente in possesso delle competenze necessarie”.

I relatori hanno concordato sul fatto che il “Pnrr” rappresenta l’occasione per attuare le tanto attese riforme della Pubblica Amministrazione: “Alcune riforme sono già previste nel ‘Pnrr’, mentre altri interventi sono stati fatti perché c’era il ‘Pnrr’. I Comuni adottano soluzioni creative, mettiamo a sistema queste lezioni, non lasciamole come occasione sprecata”, ha detto Massimo Allulli, Area Studi, Ricerche, Banca Dati delle Autonomie Locali Anci, al quale ha fatto eco Riccardo Compagnino, Esperto di Finanza Pubblica “L’occasione del ‘Pnrr’ è opportuna per mettere un po’ di ordine nel comparto degli Enti Locali. Le Province, ad esempio, hanno ottime competenze di programmazione, rappresentano un grande patrimonio”. Stefano Ciuoffo, Assessore Semplificazione, Informatica, Rapporti con gli Enti Locali e Sicurezza Regione Toscana, è intervenuto concordando sulla necessità di sfruttare le occasioni offerte dal Piano: “La P.A. deve essere consapevole del nuovo ruolo a cui è chiamata. Il processo di innovazione digitale è una delle grandi scommesse del settore. Tutti gli amministratori locali e componenti delle amministrazioni sono i protagonisti di questo processo”, al quale si è unito Giuseppe Venneri, Consigliere nazionale CNDCEC, con delega a Contabilità e Revisione degli Enti Locali, che ha dichiarato: “Il ‘Pnrr’ è un’opportunità irripetibile per tutti gli enti locali. Anche in questo, Centro Studi Enti Locali è un importante interlocutore per gli Enti pubblici e per i revisori”.

Altro tema caldo dibattuto durante la Convention, quello della Finanza pubblica e locale, messa a dura prova dalla crisi energetica e non solo, nel contesto internazionale e nazionale di riferimento. Come per l’emergenza sanitaria, anche in questo caso “Il Governo è intervenuto massicciamente sostenendo gli Enti. Stiamo cercando di creare le condizioni che permettano agli Enti di sopravvivere, fronteggiando lo spopolamento del personale”, ha dichiarato Antonio Colaianni, Direttore Finanza Locale del Ministero dell’Interno. Quello che è certo è la centralità degli Enti Locali nel superamento delle crisi degli ultimi anni, motivo per cui saranno loro destinate nuove risorse: “Gli Enti Locali hanno ricevuto circa un miliardo di Euro in risorse. Nell’attuale ddl bilancio, sono previste ulteriori risorse, nell’ottica in cui l’ente locale è quello che garantisce i servizi al cittadino”, così ha parlato Antonietta Fortini, Dirigente Ragioneria generale dello Stato.

Un contributo importante alla riflessione su questo tema è stato portato dal mondo universitario: “Il nostro punto di osservazione si riferisce allo strumento di comunicazione rivolto al cittadino, che ha una percezione scarna della Finanza pubblica e locale. Noi stiamo sperimentando il ‘Popular Financial Reporting’, che ci sta permettendo di impostare un meccanismo di dialogo su questi temi”, ha detto Paolo Biancone, Professore ordinario di Economia aziendale dell’Università di Torino. “Talvolta è una difficoltà incontrata anche dagli Amministratori. Aspetti di estrema importanza, che riguardano la trasparenza ma anche le modalità di gestione degli enti locali”, ha aggiunto Iacopo Cavallini, Dipartimento di economia e Management dell’Università di Pisa.

L’aspetto della formazione risulta essere, quindi, cruciale, come evidenziato anche da Carlo Conte, Standard Setter Board RgS: “È fondamentale pensare alla formazione, l’attività del Board è stata programmata fino al 2026, dobbiamo interrogarsi su quello che succederà dopo”. È della stessa idea Andrea Mazzillo, Economista, Esperto di Finanza locale presso la Sezione Autonomie della Corte dei conti: “Bisogna effettivamente lavorare molto sulla formazione, per fare in modo che la riforma contabile sia efficace nel breve periodo”.

Strumenti importanti per la formazione sono messi costantemente a disposizione da Centro Studi Enti Locali, come la nuova Collana editoriale dedicata alla Comunicazione pubblica: “Il fatto che noi italiani mediamente siamo ignoranti in termini di conoscenza della finanza pubblica. È necessario colmare questa lacuna. La Collana del Centro Studi va anche in questa direzione, cioè aiutare una crescita collettiva di alcuni temi che sono centrali”, ha detto Cesare Peruzzi, giornalista, Direttore della Collana Percorsi Comuni.

A concludere l’incontro, il Presidente, Gian Luca Ruglioni, che ha ribadito la linea aziendale di innovazione che si traduce anche nell’integrazione di nuovi volti e nuove professionalità: “In questo momento occorrono grandi professionalità, Centro Studi si sta impegnando da oltre vent’anni in questo. Chi si è interfacciato con noi ha trovato delle soluzioni. Noi guardiamo al futuro, e il futuro ha bisogno di professionalità come le nostre”.

Gli interventi della XVI Convention di Centro Studi Enti Locali saranno disponibili nei prossimi giorni sui canali di Centro Studi Enti Locali.

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